Buongiorno amici,

Oggi vi voglio parlare un poco del dietro le Quinte del Il colore dei fiori. Sono sicuro che tantissimi che leggono questa mia mailing list, abbiano già deciso di non andare avanti e questo mi dispiace moltissimo. Perché il gioco di ruolo, quello che giochiamo con i nostri amici, può esser utile in tanti ambiti, non solo per trascorrere una sera a ridere e scherzare.

E quindi dove vuoi arrivare?

Il Colore dei Fiori nasce molti anni fa, ma non sono stato mai in grado di sviluppare un gioco del genere, tanto che ho aspettato di sentirmi pronto. (in totale onestà il mio percorso come autore di giochi è in continuo mutamento, influenzato da quello che vivo nel mio quotidiano e dalle chiacchiere che scambio con ognuno di voi).

Sviluppare Il Colore dei Fiori è stato complesso, perché avevo paura di rendere ridicolo e banale, qualcosa che invece non voglio in modo assoluto che sia associato a questo. Lo so, è prendersi troppo sul serio, ma vedete nella vita io ho avuto una "grande sfortuna", ma questa "grande sfortuna" mi ha portato in realtà nella vita un grande cambiamento in meglio.

Vedete io sono uno di quelle persone che non si ferma mai di lavorare, che era capace per raggiungere un obiettivo prefissato di lavorare anche per giorni di fila, solo prendendosi il tempo per dormire, perché di base quello che faccio lo adoro e quindi non mi pesava. Ma non è solo questo, tante volte si affrontano problemi che sembrano insormontabili, che la notte ti tolgono il sonno, ma alla fine di tutto, non ci rendiamo conto che è vero quel problema è per noi una grossa "croce" ma qualcosa è più importante.

Ecco la vita in un modo alquanto brusco, mi ha insegnato, prima che sia troppo tardi a dare priorità, mi ha insegnato ad ascoltare le persone che sono affianco e Il colore dei Fiori è questo. Un mio tentativo di darvi questo messaggio, in un modo più dolce come una carezza, ma che allo stesso tempo possa darvi l'opportunità di cambiare le vostre priorità.

Avrei potuto usare un nome più d'impatto, che magari avrebbe attratto più persone, ma in realtà già nel nome vi è una presa di coscienza enorme: "Il colore dei Fiori", ci da subito l'idea della primavera, ci da subito l'idea di spazi incontaminati e di fioritura, ed è questo che Il colore dei Fiori vuole fare, donarvi una primavera interiore.

I colori poi rappresentano i nostri stati d'animo, rappresentano i nostri sentimenti, sono simboli forti che nel gioco diventano meccaniche, tutto però ad un fine unico, il vero "gioco" inizierà quando avrete finito di risolvere le situazioni, quando andrete a riguardarle e vi accorgerete di alcune scelte (che avrete fatto, anche senza accorgervene trasportati dai vostri trascorsi) e di come a volte la soluzione era molto più facile da raggiungere. Di come a volte, quello che sembrava il nostro "aguzzino" aveva bisogno anche lui di un abbraccio o di esser ascoltato.

Ecco non so se siete arrivati fino in fondo, ma Il colore dei Fiori è questo un messaggio, un momento di confronto, in cui il "gioco" passerà immediatamente in secondo piano (anche se, senza di esso non sarei stato capace di darvi la possibilità di parlarne).

Il Colore dei Fiori è un vero messaggio d'amore verso voi, è il primo seme dal quale spero germoglierà un fiore stupendo.

L'unica cosa che vi chiedo, è di dare una possibilità a questo messaggio di entrare nella vostra vita.

Un amico durante uno dei primissimi playtest mi disse: "devi crederci in quello che stai per fare", e io gli ho risposto con il cuore che "ci credevo fermamente e che l'avrei fatto".

Il Colore dei fiori è qui, ci ho creduto talmente tanto che per me già oggi che so che 24 amici lo riceveranno ha ripagato di ogni sforzo.

Grazie a voi che avete già detto si e grazie anche a te che hai letto fino a qui e non credi che anche tramite il gioco si possa cambiare il mondo in cui viviamo,

Giovanni Micolucci

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